venerdì 4 gennaio 2008
Valentina Bufano
Tre poesie
Il prato dietro casa
Percorrendo la solita strada, cercando il nome di piante sconosciute, pensavo la meraviglia quotidiana delle nuvole; mi immaginavo mosca dall’occhio composto, per cui vedevo n'immagine più volte inquadrata tra le dita delle zampe. Il ronzio delle ali: la macchina da presa è in funzione.
Parco dei divertimenti
Si viene accolti da un sorriso finto come cibo immobile
A decin finiranno scomparsi in un quadrato di scacchiera
un quadretto di tempo fitto.
Una mostra di quadri dai visi pallidi, uno per parete così che l’immersione è totale.
Lo zoo degli insetti giganti è una tortura per gli occhi.
Giochi di specchi antropomorfi, si soffiano seni come fossero trombe
All’uscita vendono cerone
cortesi sapendo che torni
e ti scherniscono mentre ti baciano in fronte.
Davvero non lo so dove sono finiti gli altri.
Aiuole private
Ci sono aiuole private; arrivano cesoie e non sono più un fiore. I bei momenti andrebbero lentamente esasperati. A volte invece è necessario trattenersi, nascondere la mano sotto la camicia, dove mi tenta la scheggia di legno, mi turba lo stimolo dell’appetito.
Nota bio-bibliografica
Valentina Bufano è nata nel 1978.
Nel 2006 è stata selezionata al premio letterario Subway.
Ha pubblicato nel 2005 il libro Caramelle.
Poetica
La depressione di cui ho sofferto per 11 anni ha contribuito a formare la mia poetica. Il poeta che preferisco è Ungaretti, ma amo anche D'Annunzio, anche lui aveva il dono della sintesi. Amo il primo per la sua dolcezza e il secondo per il gusto nel vestire. Quella sì che era vera eleganza.
‘Afinidades’
Alberto Pellegatta
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