mercoledì 23 gennaio 2008

IL VIAGGIO E'... INIZIATO! Alla Scheggia - II Puntata, oggi 23 gennaio





In compagnia delle immagini del film dell’artista poliedrico Jean Cocteau
Le Testament de Orphèe (1959)
alla Scheggia - Mercoledì 23 gennaio 2008, h. 21. 30 – V. Dolomiti - n. 11, Milano (MM1 Gorla/Turro)






Serata conviviale in tua compagnia con i poeti Massimo Sannelli, Alessandro Broggi, e…

Con le Videopoesie:
“Fisch im Sand”, Film di Patrizia Monzani, poesia di Jan Kummer ; 4 minuti, con sottotitoli in tedesco/inglese/italiano), Progetto tedesco FISCH IM SAND, 9 Videopoesie = 9 registi con 9 poeti (progetto del 2;
Alcuni “Micrometraggi”, di Antonio Diavoli e Ilaria Sciclì, e…
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“Disinteressamento, egoismo, tenera pietà, crudeltà, sofferenza nei contatti, purezza nella dissolutezza, mescolanza di un gusto violento per i piaceri terreni e un disprezzo per essi, non ingannatevi: sono questi i segni di quello che chiamiamo angelismo e che ogni vero poeta, che scriva, dipinga, scolpisca o canti, possiede. Pochi lo ammettono...” (J. Cocteau)

Di lui Charles Debierre scrisse: “Con la sua energia creatrice ha irradiato mezzo secolo , al punto che ancora oggi certi ne portano il lutto, mentre altri, impauriti dagli artisti in libertà, continuano a misconoscerlo.”

mercoledì 16 gennaio 2008

GIOSUÈ CREMONESI



(Foto di Giada Battistotti)



Tre poesie

_la casa

La casa, da fuori, è un enorme plum cake - gigante
Schiacciato sulla strada, schizzato dal cemento
Il parco intorno è straziato in un lamento
Di gicolìo di giostra
Andirivieni e basta
Di un altalena frusta
Dall’uso controvento
La coppia ormai anziana
Ricorda il nipotino
Di quella settimana – lasciato lì dal padre
A odorar ciliegi, seduto su altalene
Che ancora cigolando
Ricordano il miele
E tutti i derivati
Quel senso di abbandono
La casa del plum-cake
Il nonno piano scende
Ha un sacchetto in mano
Che getta, lentamente.
Poi si ferma. Sospira.
Sente che aria tira.
Rientra, nel Plum-cake gigante.


_come non fosse passato un giorno

torni ciclicamente
sarà la provincia
avvicina i cronici
di frequenze simili
in una città perderemmo le tracce,
qui no.
Locali Pochi. Entro e ci sto poco.
Mi annoiano. Annuisco male, andrò per strade
Deserte, in portici corti e ostici
E ti incontrerò
Ciclicamente
Sarà un appuntamento che non ci
siamo dati
eravamo destinati a trovarci
ma tu non credi al destino
io credo al cestino di windows
e l’illusione di gettare via le cose
che ho scritto, e che non leggerai.
Tanto tornerai


_furgone di tritolo

C’è un furgone di tritolo
nel palazzo del nostro amore
c’è un passamontagna
sul viso dei tuoi baci
c’è una bomba nel cortile
in una valigia, gialla bile
non va mai niente “tutto bene”
come va? Tutto bene.
C’è un candelotto di noia
Nel baule tra gli stracci
C’è una lametta annerita
Nell’incavo delle dita
C’è un sottomarino atomico
Nel mangiare del gatto
C’è un bambino cattivo
Dietro un adulto sorridente
Amore, questa sera,
Tirami bombe a coccola.


Biografia

Giosuè Cremonesi è nato nel 1982. Dopo il liceo artistico e un periodo lavorativo alternato in svariati settori, ha studiato sceneggiatura alle Scuole Civiche di Milano. Ha scritto diversi racconti, ricevendo più riconoscimenti; è stato autore e co-autore di molti progetti, tra cui un documentario sul teatro moderno milanese ispirato all’opera di W. Shakespeare, un videoritratto di Michele Serra e diversi cortometraggi. È impegnato artisticamente in più progetti musicali, soprattutto con la band di matrice hardcore Haulin’ass, attiva dal 1999. Attualmente opera nel settore pubblicitario, come creativo, per un’agenzia di comunicazione e come consulente di audio/video per un’azienda di design e software.


Poetica

Le parole fuoriescono in quei momenti in cui mi avvalgo della facoltà di non descrivere. È quella sensazione piccola, difficile da condividere, che trova agio nel gioco della lingua: lo scherzo dell’essere costretto a comunicare - in versi - con me stesso, per capirmi più a fondo.
A volte la “poesia” è lo scheletro di una teoria. Spesso è il telaio di un’impulso nervoso, che si sgretola man mano trovo le parole.
Sempre è un racconto, fatto di situazioni non dette, il riassunto personale del momento in cui il foglio bianco virtuale viene, poco a poco, sconfitto dalla tastiera.


'Afinidades'
Pe ora non pervenute (nota d.Blog-sisterA.A.)

II SERATA DEL CICLO 'IL VIAGGIO E'... INIZIATO!"'
















(La luce di oggi. Foto di Annelisa Addolorato, Sevilla 2005)


II PUNTATA DEL Ciclo IL VIAGGIO è… iniziato!


Serata conviviale

Con videopoesie*(Stadt Fisch, di Patrizia Monzani -su poesia di Jan Kummer-, i Micrometraggi di Federico Federici, …)

Lettura-incontro poetico collettivo dei poeti inclusi e interessati al blog NOMADI MONDI. Con la partecipazione di Alessandro Broggi e Massimo Sannelli. Sullo sfondo, proiezione del film Le testament d’Orphée, J. Cocteau.



Alla Scheggia, Mercoledì 23 gennaio 2008, h. 21.30.
(Milano, Via Dolomiti n. 11 - Metro Gorla/Turro)


Siete tutte e tutti inviati a partecipare, anche con altri amici
poeti!


Grazie, a presto e buon inizio 2008!


*Anche quella che vorrete proporre voi per la serata!

venerdì 4 gennaio 2008

Valentina Bufano



















Tre poesie

Il prato dietro casa

Percorrendo la solita strada, cercando il nome di piante sconosciute, pensavo la meraviglia quotidiana delle nuvole; mi immaginavo mosca dall’occhio composto, per cui vedevo n'immagine più volte inquadrata tra le dita delle zampe. Il ronzio delle ali: la macchina da presa è in funzione.


Parco dei divertimenti

Si viene accolti da un sorriso finto come cibo immobile
A decin finiranno scomparsi in un quadrato di scacchiera
un quadretto di tempo fitto.
Una mostra di quadri dai visi pallidi, uno per parete così che l’immersione è totale.
Lo zoo degli insetti giganti è una tortura per gli occhi.
Giochi di specchi antropomorfi, si soffiano seni come fossero trombe
All’uscita vendono cerone
cortesi sapendo che torni
e ti scherniscono mentre ti baciano in fronte.
Davvero non lo so dove sono finiti gli altri.


Aiuole private

Ci sono aiuole private; arrivano cesoie e non sono più un fiore. I bei momenti andrebbero lentamente esasperati. A volte invece è necessario trattenersi, nascondere la mano sotto la camicia, dove mi tenta la scheggia di legno, mi turba lo stimolo dell’appetito.


Nota bio-bibliografica

Valentina Bufano è nata nel 1978.
Nel 2006 è stata selezionata al premio letterario Subway.
Ha pubblicato nel 2005 il libro Caramelle.


Poetica

La depressione di cui ho sofferto per 11 anni ha contribuito a formare la mia poetica. Il poeta che preferisco è Ungaretti, ma amo anche D'Annunzio, anche lui aveva il dono della sintesi. Amo il primo per la sua dolcezza e il secondo per il gusto nel vestire. Quella sì che era vera eleganza.


‘Afinidades’

Alberto Pellegatta

giovedì 3 gennaio 2008

Amerigo Iannacone


(Foto di Attilio Addolorato - Tra la Liguria e il West, dopo il 2000)


Poesie in italiano e in esperanto

Montagne

Cime che fanno corona
immobili antiche maestose
intorno alla casa modesta
raccontano storie remote
di bimbi con loro in simbiosi
di volti da tempo scomparsi
di lavori sofferti ed amati
di canti spiegati nei campi
di cuori protesi al futuro
di fervidi afflati rurali
di affetti immortali.

Montagne indifferenti
al cosiddetto progresso
al codice binario
ai giorni incalzanti e concitati,
con un refolo di vento
con una nuvola bassa
mandano antichi sussurri
del tempo perduto e rimpianto.

14.8.2007 - 20,30


Montoj

Montopintoj kiel krono
senmovaj antikvaj majestaj
ĉirkaŭ la domo modesta
rakontas forajn historiojn
pri infanoj simbioze kun ili
pri malaperintaj vizaĝoj
pri suferataj kaj amataj laboroj
pri kantoj tra la kampoj elmetataj
pri koroj elanintaj al estonto
pri fervoraj ruraj inspiroj
pri senmortaj amsentoj.

Montoj indiferentaj
antaŭ la tiel nomata progreso
antaŭ la binara koro
la tagoj pelaj kaj ekscitoplenaj,
per ventobloveto
per malalta nubo
sendas antikvajn flustradojn
de l’ tempo perdita kaj priplorita.

14.8.2007 - 20,30


L’olmo di Campodimele

Il pluricentenario olmo
della longevità
maestoso
nella piazzetta raccolta e fascinosa
di Campodimele
partecipa dei versi gentili
delle alterne modulate voci
della suggestiva atmosfera
dell’afflato cordiale
e la sua ombra agostana
offre ai poeti vaganti
all’eterna ricerca di sé.

Campodimele, 21 agosto 2007 - La Corriera dei Poeti




Nota bio-bibliografica

Nato nel maggio 1950 a Venafro (Isernia), dove vive con la moglie e i figli, è insegnante di scuola superiore e si occupa di editoria. Ha fondato (1986) e dirige il mensile letterario-culturale Il Foglio Volante-La Flugfolio. Redattore molisano di L’Altra voce, collabora con varie testate. Ha pubblicato testi narrativi e poetici (in italiano/esperanto), tra cui Eterna metamorfosi, Microracconti, Semi (Ed. Eva); sull’esperanto, Da Babilonia a Esperantujo. Considerazioni sulla lingua internazionale (1998) e Piccolo Manuale di Esperanto (2006); su critica letteraria, storia e tradizioni. Traduce dal francese e in esperanto. Su di lui sono usciti i volumi Le “Testimonianze” di Amerigo Iannacone di A. Cervo (2000), Tra crisi di transizione la poesia di Amerigo Iannacone (in Stimolazioni etico-sociali, 2004) e La poesia di Amerigo Iannacone, di L. Selvaggi (on line, 2006). La sua opera è tradotta in varie lingue. Premiato due volte dalla Presidenza del Consiglio per la Critica letteraria, è presidente di giuria di diversi premi letterari.

martedì 1 gennaio 2008

José Leaci










Tre canzoni da leggere e ascoltare







Per ascoltare in MP3 le canzoni
Intanto fuori piove, Anke e La danza della pioggia:






http://profile.myspace.com/index.cfm?fuseaction=user.viewprofile&friendID=128500505


INTANTO FUORI PIOVE
(testo e musica di Leaci José Luigi Guido)

SONO GESU', SONO DIO
VENGO DALLA GALILEA
PER TRUCCARMI COSI'
CI HANNO MESSO GIORNI
E TU NON GUARDARMI PERCHE'
POTREI SOLLEVARE IL MARE CON LO SGUARDO
HO DETTO IL MARE, NON CI CREDI?
ALLORA SENTI CHE FORZA CHE C'E'
NEI MIEI MUSCOLI DIVINI L'ELETTRICITA'
E' UNA COMPONENTE MISERA MA SERVIRA'
AD ACCENDERE LA FIAMMA NEL TUO CUORE
GUARDO L'OROLOGIO
INTANTO FUORI PIOVE
INTANTO FUORI PIOVE

CERCO UNA DONNA E CHISSA'
CHE NON TOCCHI PROPRIO A TE
QUESTA SERA DI PIU'
POSSO DARTI QUEL CHE VUOI
BASTA CHIEDERE E AVRAI
POTREI REGALARTI IL MARE PER UN BACIO
BASTA CHIEDERE E LA LUNA APPARIRA'
MENTRE IL VENTO STARA' FERMO AD ASPETTARE
CHE IL FUOCO BRUCI DI PIU'
NON SI CORRONO PERICOLI STANDO CON ME
SONO COME UN ESTINTORE
MENTRE RIDI GUARDO L'OROLOGIO
INTANTO FUORI PIOVE
INTANTO FUORI PIOVE
INTANTO FUORI PIOVE


ANKE

ANCHE SE NON SONO PROPRIO L'UOMO DEI TUOI SOGNI
IL PRINCIPE AZZURRO, SE MI MANCA UN REGNO
SE NON HO IL CAVALLO, SE NON SONO BELLO

ANCHE SE NON SO CAPIRE COME TIRA IL VENTO
QUANDO PASSA IL CARRO CON IL VINCITORE
IO NON SO APPLAUDIRE IO NON SO SALIRE

ANCHE SE NON HO IL CORAGGIO DI SCALARE IL MONDO
SE HO CERCATO TANTO CHE MI STO PERDENDO
SE ALLE VOLTE TEMO DI TOCCARE IL FONDO

E ANCHE SE A VOLTE HO PAURA DI PERDERE TE
È COSÌ DIFFICILE CONVINCERTI AD AMARMI?
E BUTTA VIA QUEL PO' DI LOGICA CHE ANCORA CI ALLONTANA
E PROVA A SCEGLIERMI DAVVERO
PROVA A SCEGLIERMI COME IO HO GIÀ SCELTO...TE

ANCHE SE HO PUNTATO TANTO E HO PERDUTO TUTTO
SE HO LE TASCHE PIENE SOLO DI PAROLE
E LA MIA FORTUNA SE N'È ANDATA ALTROVE

ANCHE SE NON CREDO A QUELLI PIENI DI CONSIGLIO
SE NON CREDO A NIENTE, SE NON TI ASSOMIGLIO
E IL MIO CUORE È NERO COME UNO SBADIGLIO

E ANCHE SE A VOLTE HO PAURA DI PERDERE TE
È COSÌ DI FFICILE CONVINCERTI AD AMARMI?
E BUTTA VIA QUEL PO' DI LOGICA CHE ANCORA CI ALLONTANA
E PROVA A SCEGLIERMI DAVVERO
PROVA A SCEGLIERMI COME IO HO GIÀ SCELTO TE


LA DANZA DELLA PIOGGIA

La danza della pioggia…
la danza della pioggia…
la senti sopra i tetti…
senti che graffia i vetri…

la danza della pioggia
il cielo si prepara
al liquido contatto
che brividi la pelle…

Vento sono contento se arriva il vento
se c'è la pioggia solamente m'accontento
e allora vento ancora vento
voglio più vento così sbattono le porte
un po' più forte che mi sorrida
e che raddrizzi queste mie giornate storte
un po' di vento mi basta poco
perché lo ammetto che la vita è solo un gioco
mi metto a correre e la vita è solo un gioco

Vento corro contento le spalle al vento
e con il cuore appena appena in contro- tempo
e sento l'acqua sulla mia schiena
mentre il naviglio piano piano cambia scena
ed io lo guardo commosso appena
sentendo l'acqua che alle chiuse si scatena
e l'acqua delle chiuse sembra un fiume in piena
e sul naviglio l'acqua sembra un fiume in piena


Biografia

Ho cominciato a scrivere canzoni a 13 anni, per imitazione. A diciotto anni ho iniziato a comporre seguendo il mio solo gusto e, ancor oggi, sono in evoluzione.
Ho frequentato il corso per autori presso la scuola di Mogol, un corso di scrittura creativa pubblicitaria, ho scritto recensioni cinematografiche per Filmaker’s Magazine e per Icine.it, il sito internet della medesima rivista.
Ho scritto recensioni musicali per una webradio (Radiofficina) che promuove talenti emergenti. Al premio letterario internazionale “Alla luce delle Mainarde”, edizione 2006, mi è stata conferita una menzione speciale per il racconto “Gatti”.
Con due ragazzi romani provenienti dalla musica dance, ho creato un gruppo con due demo all’attivo ed un repertorio di 30 canzoni, ho messo sonorità elettroniche ai miei brani cantautoriali nati “chitarra e voce” e da due anni partecipiamo a concorsi musicali nazionali. Abbiamo un sito internet ed un blog: www.retage.com www.myspace.com/retage dove si posso ascoltare quasi tutte le canzoni e leggere i testi relativi.


Poetica

Sincerità, fretta, bisogno, illusione, ironia, solitudine e ritmo.
Sono un inventore di storie ma sarei stato un regista fulminante perché credo nell’inquadratura storta.
L’arte è un occhio sul mondo, un po’ di riguardo verso i fatti di ogni giorno
che scivolano via senza alcun clamore.
Scrivo per fotografare il quotidiano e, a volte, urlo un’idea in una canzone perché il messaggio prenda peso, forma e sostanza e diventi più importante, spero illuminante, per chi ha l’orecchio buono ma fa finta di non sentire nulla.
Scrivo per raccontare ciò che mi prende in pieno e ciò che mi sfiora, per capire cosa è successo ogni volta e, ogni volta, crescere.