lunedì 6 luglio 2009

Gian Piero Stefanoni

Tre poesie di Gian Piero Stefanoni



In continuo un presente
tutto nuovo, trabocca
e penetra senza posa.

Quando usciremo da noi stessi
restando noi stessi?

L’emozione è
intelligenza,
l’intelligenza
è emozione.

Ci specchiamo per essere
tradotti e tradurre,
ciò che al nostro occhio
si trasforma.


(Da In suo corpo vivo).


*

Non esser toccati, non toccare
ciò che gela e brucia in compleanno fisico:
questa la sventura, questa la paralisi d’occhio e mente,
non completa metamorfosi, arresto di salto.

Nel fondo creaturale dove viene a stare
libera la lingua il greto di senso,
là dove è simmetrica, materica apertura.

Di nuovo a dignità compone.


(Da Geografia del mattino e altre poesie).

*

SULLA POESIA
(per Marina Cvetaeva)



Grazie per questo amore,
per questo dono celeste.

Parola parola ad eliminarne
fino al ritorno, fino a che

UNA,
che ferma
che muove

Inverno da cui esco uccello



Roma, 28.11.2007



Poetica


Mai come in questi anni la voce della poesia recita un’assenza- così timorosa, così aggredita. Nel gioco dei rovesci, ora, altri (tutti forse?) parlano per noi. Nelle loro forme è chiaro, nelle loro istanze- tra la fatica e l’azzeramento, tra la mancanza e il respiro. Io mi provo in quella luce che non annulla ma rilascia, rilancia: in quello spirito che- attraversandoci- è per noi carità ed intesa. Essere assorbiti e restituire. Cadendo anche, tra l’imposizione e il fagocitamento. Ma senza paura di dire, di dirlo: perché prima è la vita. Amore allora?




Bio-bibliografia


Nato a Roma nel 1967 è laureato in Lettere moderne ha esordito nel 1999 con la raccolta “In suo corpo vivo” (Arlem, Roma- pr.ne di Mariella Bettarini) vincendo nello stesso anno, per la sezione poesia in lingua italiana, il premio internazionale di Thionville (Francia) e nel 2001, per l’opera prima, il “Vincenzo Maria Rippo” del comune di Spoleto. Segue nel 2008, per le edizioni Gazebo di Firenze, “Geografia del mattino e altre poesie” (pr.ne di Plinio Perilli). Presente nei volumi antologici “Poesia dell’esilio” (Arlem, Roma 1999- a cura di M.Jatosti), “La sedia di paglia s’è rotta” (Fermenti, Roma 1997- p.ne di Luce D’Eramo) e “Dai parchi letterari ai poeti contemporanei” (Edizioni Arte e scrittura, Roma 2009), suoi testi sono apparsi su diverse riviste tra cui “Il Segnale”, “Risvolti” , “L’Area di Broca”, “Sinestesie” e sono stati tradotti e pubblicati in Spagna, Malta e Argentina. Già collaboratore di “Pietraserena” e “Viaggiando in autostrada”, è stato redattore della rivista di letteratura multiculturale “Caffè”. Nel 1997 per l’inedito ha vinto il premio “Via di Ripetta” e il “Dario Bellezza”.



Afinidades


Plinio Perilli
Alessandro Ceni
Cesare Viviani
Alessandro Trigona Occhipinti

Nessun commento: