venerdì 4 maggio 2012

Vivetta Valacca









Poesie

QUALE ERA IL TUO VOLTO
PRIMA CHE TUO PADRE E TUA MADRE
S’INCONTRASSERO?

KOAN ZEN


Il tuo volto
era il mio volto
il mio volto
era il tuo volto

nel cielo
prima che tuo padre
e tua madre s’incontrassero

prima che mio padre
e mia madre s’incontrassero

per questo
ti ho riconosciuto
mi hai riconosciuta

per questo
con te mi sono conosciuta
per questo
con me hai conosciuto te stesso.

Da Tutto il resto è sogno inquieto (volume in fase di pubblicazione): questa poesia ha avuto la segnalazione della Giuria al Premio Cesare Pavese, ed. 2011

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Quattro poesie da La luce dell’anima di Dieter Schlesak e Vivetta Valacca (ed. ETS, Pisa, novembre 2011)


Io e Te insieme
siamo pura luce e gioia
e allora capisci
che siamo polvere di stelle
e soffio di Dio.

Io e Te insieme
e allora tu sei più bello
e ogni ruga ha un senso
e Tu sei il libro
sapienziale e amato.

Ti leggo
e passo il mio dito
su ogni segno del volto
e sfoglio le pagine
del tuo corpo.

Vi leggo
il senso dell’amore
e il mio destino
vi leggo
l’eternità che mi hai dato.

Dio è amore
e solo l’amore dura
eterno
Tu sei la mia identità
e io la tua

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Stasera
come allora
uno specchio di luna
- mistero che attira.

L’argento fuso ed il nulla
e l’eterno ritorna/richiama
i due all’uno
com’è, com’era
in principio.

Essere l’altro/nell’altro
il tuo io più vero
ricomposto
mai franto

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Voglio nominare l’amore:
        ha il suo nome oggi

voglio dipingere l’amore:
        ha il suo volto oggi

voglio toccare l’amore:
        ha il suo corpo oggi.

E se qualcuno non ci crede
        non ci ha visti insieme

se ha dei dubbi
        non ci ha sentiti insieme

se non crede nell’Amore
        non sa come mi bacia
        lui, il mio amore *

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Parola
come acqua

sacra
vivo lucore

dire «amore»
 si posa su tutto

rinnova
il mondo.

Parola prima
inusuale

mi porta
e pretende

il tributo
di un me sacerdote.

Non posso
fermare il canto:

chiudere le fonti
è empio.

Sacerdote è
il Poeta

ma chi ama
è re e sacerdote


Biobibliografia

Saggista e poeta del mito, ha pubblicato con l’editore Campanotto la trilogia poetica di argomento omerico Il mare dai mille occhi (2006), Lo specchio del mondo (2006) e La danza delle onde (2007) – in esaurimento la seconda edizione dei primi due titoli e la prima edizione del terzo. Sintesi significative di queste opere sono state pubblicata su diverse antologie quali Altramarea, poesia come cosa viva, a cura di Angelo Tonelli, Le avventure della bellezza e Chi ha paura della bellezza? a cura di Tomaso Kemeny e riviste fra le quali la tedesca Matrix Nr 2/2007 (8). Dall’incontro con il poeta tedesco Dieter SchlesakWorld al Festival Poetry di Heidelberg del 2006 è nato l’ultimo volume, La luce dell’anima, (edizioni ETS, Pisa 2011), un dialogo lirico in cui Dieter Schlesak è la voce maschile e Vivetta Valacca la voce femminile.


Poetica

Al World Festival Poetry Vivetta Valacca ha inaugurato la poetica del Mitoesistenzialismo in quanto nella sua trilogia si riappropria del mito per esprimere se stessa e la sua umanità e si rivolge al lettore attraverso immagini, figure e situazioni da sempre emblematiche della condizione umana. Per questo lei afferma di fare mitopoiesi in chiave esistenziale, assecondando il "ritmo interiore" col quale ci si culla, si sogna, ci si consola, cioè il "ritmo primordiale" da cui è nato l'epos. La luce dell’anima è invece il canto delle anime, colte nel momento in cui la luce dell’amore illumina il mistero ed esse sanno di essere “tornate a casa”. Sono quelle che l’autrice definisce “le liriche del bashert. Bashert è una parola yddish che significa “predestinato”. Nella sapienza ebraica, similmente al mito di Platone, si crede che in cielo l’anima possieda sia il principio maschile che femminile e che al momento della nascita i due principi si scindano e il principio maschile si incarni in un corpo maschile, quello femminile in un corpo femminile. Per questo gli esseri umani sarebbero alla ricerca della propria metà, che è quella conosciuta in cielo. A poche persone è dato di ritrovare la propria metà, ma qualora questo accada, si avverte un forte senso di appartenenza e la sensazione di essere tornati a casa.


Affinità

Angelo Tonelli
Alessandro Agostinelli
Salvatore Smedile